È saltata l’ennesima scadenza che l’Editrice del Meridiano si era impegnata a onorare per corrispondere gli stipendi arretrati, attesi dai giornalisti del quotidiano “Il Meridiano”.
Neanche un rigo o un secondo è stato sprecato per spiegare quest’ultima inadempienza rispetto a quanto dichiarato dalla stessa società editrice.
A firma della presidente e legale rappresentante, Daria Cascarano, venerdì 16 novembre scorso, era infatti stata diffusa una dichiarazione in cui l’Editrice del Meridiano si diceva «pronta a riconoscere tutti i diritti maturati e vantati sino ad oggi dai propri lavoratori (mensilità da agosto ad oggi nonché indennità redazionale)» e «garantiti per tutto il tempo di vigenza dei contratti in essere», comunicava di avere «accettato il piano di rientro proposto dal comitato di redazione» e si proclamava disponibile «a proseguire le trattative volte all’individuazione di soluzioni alternative alla chiusura definitiva della nostra attività editoriale».
L’Editrice del Meridiano scriveva quelle cose chiedendo ai lavoratori di mantenere bassi i toni delle pur legittime rivendicazioni per «non incorrere in irreparabili ed irreversibili danni di immagine alla società datrice di lavoro».
Quell’immagine è oggi sfregiata dall’atteggiamento della stessa azienda che:
Il Comitato di Redazione chiede all’Assostampa e al Prefetto di Foggia di intraprendere tutte le azioni per illustrare la grave situazione all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti, al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, al Presidente del Tribunale ordinario di Foggia.
Agli organi d’informazione la richiesta di continuare a seguire la vertenza, ringraziandoli per lo spazio e le espressioni di solidarietà diffuse fino a oggi, dodicesimo giorno di “esonero dal lavoro”, 119mo giorno senza stipendio, 93mo giorno di assenza dalle edicole.
Neanche un rigo o un secondo è stato sprecato per spiegare quest’ultima inadempienza rispetto a quanto dichiarato dalla stessa società editrice.
A firma della presidente e legale rappresentante, Daria Cascarano, venerdì 16 novembre scorso, era infatti stata diffusa una dichiarazione in cui l’Editrice del Meridiano si diceva «pronta a riconoscere tutti i diritti maturati e vantati sino ad oggi dai propri lavoratori (mensilità da agosto ad oggi nonché indennità redazionale)» e «garantiti per tutto il tempo di vigenza dei contratti in essere», comunicava di avere «accettato il piano di rientro proposto dal comitato di redazione» e si proclamava disponibile «a proseguire le trattative volte all’individuazione di soluzioni alternative alla chiusura definitiva della nostra attività editoriale».
L’Editrice del Meridiano scriveva quelle cose chiedendo ai lavoratori di mantenere bassi i toni delle pur legittime rivendicazioni per «non incorrere in irreparabili ed irreversibili danni di immagine alla società datrice di lavoro».
Quell’immagine è oggi sfregiata dall’atteggiamento della stessa azienda che:
- non ha rispettato la scadenza di lunedì 26 novembre per il pagamento degli stipendi relativi ad agosto e settembre;
- non ha dato corso alla proposta, da essa stessa avanzata martedì 20 novembre, attraverso un avvocato, per una transazione che, malgrado condizioni capestro, i lavoratori avevano manifestato la disponibilità a valutare;
- non ha ancora comunicato al CdR alcuna data di ripresa delle attività lavorative e delle pubblicazioni on-line del quotidiano “il Meridiano” dopo la comunicazione della sospensione trasmessa dal direttore responsabile il 15 novembre, e dopo “l’esonero dal lavoro” comunicato il 16 novembre;
- ha annullato, per sopraggiunti impegni, un incontro organizzato a Bari, mercoledì 21 novembre, con l’Associazione della Stampa di Puglia, senza mai riprendere in mano il telefono per comunicare un’altra data;
Il Comitato di Redazione chiede all’Assostampa e al Prefetto di Foggia di intraprendere tutte le azioni per illustrare la grave situazione all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti, al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, al Presidente del Tribunale ordinario di Foggia.
Agli organi d’informazione la richiesta di continuare a seguire la vertenza, ringraziandoli per lo spazio e le espressioni di solidarietà diffuse fino a oggi, dodicesimo giorno di “esonero dal lavoro”, 119mo giorno senza stipendio, 93mo giorno di assenza dalle edicole.