«Io spero che oggi la FIEG voglia cambiare registro e non dare più coperture a questi editori improvvisati»: così, a proposito della vertenza del quotidiano “Il Meridiano”, si è espresso il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, in un’intervista telefonica rilasciata nel corso dell’edizione serale del TG4 di ieri, giovedì 3 gennaio, condotta dal direttore Emilio Fede.
Siddi interveniva insieme con Maria Grazia Di Gennaro, componente del Comitato di Redazione del “Meridiano”, collegata da Foggia, dove era previsto, ieri, un vertice convocato dal Prefetto con l’azienda Editrice del Meridiano S.r.l..
All’incontro, l’azienda non si è presentata. Il TG4 ha voluto aprire una finestra sulla vicenda foggiana, considerandola emblematica della crisi che sta vivendo il settore editoriale italiano, con i giornalisti impegnati da 1.041 giorni nella vertenza per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale.
Siddi è intervenuto subito dopo che Di Gennaro ha ripercorso le ultime tappe di una vicenda esasperatasi tra il 15 e il 16 novembre scorsi quando la società, presieduta da Daria Cascarano e finanziata da Vincenzo Cascarano, ha prima interrotto la pubblicazione dell’edizione on-line, dopo che il numero era stato chiuso regolarmente con un comunicato sindacale sulla vertenza per il pagamento degli stipendi arretrati, e nel giorno successivo ha esonerato dal lavoro l’intera redazione impedendo l’accesso ai locali. Un episodio qualificato come vergognoso dallo stesso Emilio Fede che, a nome di tutta la redazione del TG4, ha espresso solidarietà e vicinanza ai colleghi del “Meridiano”.
Siddi ha considerato che «il caso di Foggia è paradigmatico del disastro che fanno molti editori improvvisati: arrivano sulla scena con tanto entusiasmo e anche con un po’ di vanagloria e manie di grandezza».
«Questo è un giornale –ha proseguito il segretario dell’FNSI- che è apparso alla grande, con presenze a Roma, a Milano, negli alberghi, e corrispondenti da Parigi. E poi scopriamo che, da mesi, non paga e addirittura fa la “serrata” verso colleghi che l’unica cosa che fanno è mettere in campo un’azione legittima di denuncia, di segnalazione. È un obbligo contrattuale pubblicare un comunicato sindacale invece non si pubblica il documento, non si pubblica il giornale e si lascia la gente a casa: questa è una cosa vergognosa».
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Siddi interveniva insieme con Maria Grazia Di Gennaro, componente del Comitato di Redazione del “Meridiano”, collegata da Foggia, dove era previsto, ieri, un vertice convocato dal Prefetto con l’azienda Editrice del Meridiano S.r.l..
All’incontro, l’azienda non si è presentata. Il TG4 ha voluto aprire una finestra sulla vicenda foggiana, considerandola emblematica della crisi che sta vivendo il settore editoriale italiano, con i giornalisti impegnati da 1.041 giorni nella vertenza per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale.
Siddi è intervenuto subito dopo che Di Gennaro ha ripercorso le ultime tappe di una vicenda esasperatasi tra il 15 e il 16 novembre scorsi quando la società, presieduta da Daria Cascarano e finanziata da Vincenzo Cascarano, ha prima interrotto la pubblicazione dell’edizione on-line, dopo che il numero era stato chiuso regolarmente con un comunicato sindacale sulla vertenza per il pagamento degli stipendi arretrati, e nel giorno successivo ha esonerato dal lavoro l’intera redazione impedendo l’accesso ai locali. Un episodio qualificato come vergognoso dallo stesso Emilio Fede che, a nome di tutta la redazione del TG4, ha espresso solidarietà e vicinanza ai colleghi del “Meridiano”.
Siddi ha considerato che «il caso di Foggia è paradigmatico del disastro che fanno molti editori improvvisati: arrivano sulla scena con tanto entusiasmo e anche con un po’ di vanagloria e manie di grandezza».
«Questo è un giornale –ha proseguito il segretario dell’FNSI- che è apparso alla grande, con presenze a Roma, a Milano, negli alberghi, e corrispondenti da Parigi. E poi scopriamo che, da mesi, non paga e addirittura fa la “serrata” verso colleghi che l’unica cosa che fanno è mettere in campo un’azione legittima di denuncia, di segnalazione. È un obbligo contrattuale pubblicare un comunicato sindacale invece non si pubblica il documento, non si pubblica il giornale e si lascia la gente a casa: questa è una cosa vergognosa».
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