È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori.

venerdì 28 dicembre 2007

Ipse dixit: così parlò Cascarano senior

Questi i passi iniziali, testualmente riportati, della lettera che, con con un moto d'orgoglio, l'editore e fondatore Vincenzo Cascarano (foto) scrisse sulle pagine del suo "Meridiano" in occasione del numero speciale del 2 ottobre 2007 dedicato al primo compleanno del quotidiano:

«Un giorno un imprenditore di Foggia, ma che vive a Roma, decise di editare un giornale. Accennò l'idea ad un pò di amici, a qualche conoscente ed anche a qualche politico locale. "Ma non può sopravvivere un'iniziativa di questo tipo a Foggia" fu il commento più benevolo ascoltato [...] Tutti criticarono ergendosi a "soloni" dell'editoria […] Essendo il nostro personaggio uno abituato a cantare fuori dal coro, non si aspettava adesioni entusiaste anche perché la nostra realtà nazionale è tale per cui le idee vengono sposate quando queste provengono da un appartenente ad una "lobby". Il nostro uomo, invece, non aveva mai fatto parte di camarille […] alcune delle quali sono dedite da sempre a curare solo gli interessi personali avendo disprezzo della correttezza e qualche volta persino dell'onestà. Non si fece scoraggiare, però, il nostro imprenditore. Volle andare avanti per la sua strada anche perché voleva dare un contributo al miglioramento della società che lo vide nascere e muovere i primi passi».


Commento: Parlava di correttezza e di onestà, in quella lettera, il fondatore de "il Meridiano". Di quei princìpi a cui, purtroppo, è venuto meno lasciando di colpo per strada - e senza stipendi - una ventina di lavoratori (cifra in difetto se si considerano anche i collaboratori esterni), dei cui diritti continua con protervia ad infischiarsene, nonostante l'intervento delle istituzioni locali e persino del rappresentante del Governo in questa malandata provincia. Forse, per l'editore Cascarano, i veri artefici di un prodotto editoriale nato in partenza con più di un difetto "nel manico" sono sempre stati solo una "zavorra" di cui liberarsi piuttosto che una imprescindibile risorsa. E poco importa che quei lavoratori, per mesi e mesi, siano andati ben al di là dei loro doveri, arrivando a lavorare anche 12 ore al giorno e rinunciando a lungo finanche al giorno di riposo che spettava loro per contratto.

Mentre il "carrozzone" della proprietà girava in lungo e in largo l'Italia, sostando in lussuosi hotel in occasione di operazioni pubblicitarie o di marketing illogiche e improvvisate, quei lavoratori davano quotidianamente fondo alle proprie capacità al fine di realizzare, pur tra mille difficoltà, un prodotto apprezzabile e dignitoso. "Che cosa ha fatto questa città per noi?", ebbe a dire l'editore nel corso del suo ultimo incontro con il corpo redazionale, che a ragione manifestava le proprie legittime preoccupazioni per la mancata corresponsione degli stipendi. Il suo disappunto lasciava trasparire un certo malcontento per contributi "assistenzialisti" mai goduti. Cosa si aspettava Vincenzo Cascarano? Che la Città concorresse alla sua intrapresa editoriale? Suvvia, ma se il Comune non aveva neanche i soldi per pagare le bollette della luce...Piuttosto, c'è da chiedersi come mai "il Meridiano" non sia riuscito a procurarsi neanche lo "straccio" di una pubblicità istituzionale (su quella di tipo "commerciale" meglio stendere un velo pietoso). Eppure l'editore catalogava sindaco e presidente della Provincia come "suoi amici".

Invettive, critiche, sermoni e pistolotti verso chiunque, ma mai un serio momento di autocritica. Dottor Cascarano, non è mai troppo tardi per rimediare (almeno in parte) ai propri errori e per recitare il "mea culpa"...

Michele de Respinis
ex redattore de "il Meridiano"


Per leggere integralmente la lettera di Vincenzo Cascarano, pubblicata sulle pagine de "Il Meridiano" in occasione dell speciale del 2 ottobre 2007, scarica il PDF e vai alla pagina 22.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Michele sei un grande, anche se interista. Mi faccio donna per farmi intervistare da te....
Ma tornando a quanto ha scritto Luisa Pace nell'altro blog, tecnicamente è possibile riunire il corpo redazionale e chiedere alla proprietà de Il Meridiano di saldare almeno i debiti con fornitori e distributori, e dare a noi il giornale per cercare di fare qualcosa? Per provare a continuare il cammino della testata, magari solo su internet in versione quotidiana, o solo in versione settimanale per il cartaceo, e con meno ambizioni di conquiste del mondo?!?! So che Cascarano aveva annunciato anche cinquemila abbonamenti su Marte...
Beh, qualcuno mi faccia sapere che un uccellino mi ha messo questa cosa nell'orecchio...
ciao da emiliano

Redazione ha detto...

Michele...Straordinerio. Leggo le tue parole e immagino il vento dell'indignazione muoverti i capelli. Un'immagine terrificante, se ci pensi. No, che centra, senz'offesa ovviamente. Pensa che i capelli di Elvis ormai non si muovono dal '78, dai tempi dell'ultima ondata di attentati orditi dal terrorismo red and black. Sta cosa del Meridiano sta diventando un romanzo collettivo. Emiliano nei panni di Achille fidanzato con tale IRA FUNESTA; Luisa De La Paix novella Robespierre in gonnella a chiedere teste e testata; me medesimo a farmi prendere dalla sindrome del surreale pensando a Elvis e al suo possibile erede, un rampollo di nome POTARIA. In platea, ad ammirare le evoluzioni e gli intrecci di cotanto romanzo ci sono i "lettori non scrittori" e i loro pensieri inespressi. Che anno memorabile il 2007! Cezziunal verament!

Redazione ha detto...

A proposito della platea...C'è una canzone molto bella di Samuele Bersani. S'intitola

LO SCRUTATORE NON VOTANTE

Lo scrutatore non votante
è indifferente alla politica
ci tiene assai a dire “ohissa!”
ma poi non scende dalla macchina
è come un ateo praticante
seduto in chiesa alla domenica
si mette apposta un po in disparte
per dissentire dalla predica

lo scrutatore non votante
è solo un titolo o un immagine
per cui sarebbe interessante
verificarlo in un indagine
intervistate quel cantante
che non ascolta mai la musica
oltre alla sua in ogni istante
sentiamo come si giustifica

lo scrutatore non votante
è come un sasso che non rotola
tiene le mani nelle tasche
e i pugni stretti quando nevica
prepara un viaggio ma non parte
pulisce casa ma non ospita
conosce i nomi delle piante
che taglia con la sega elettrica

lo scrutatore non votante
conserva intatta la sua etica
e dalle droghe si rinfresca
con una bibita analcolica
ha collegato la stampante
ma non spedisce mai una lettera
si è comperato un mangia-carte
per sbarazzarsi della verità

lo scrutatore non votante
è sempre stato un uomo fragile
poteva essere farfalla
ed è rimasto una crisalide
telefonate al cartomante
che non contatta neanche l’aldiquà
siccome è calvo usa il turbante
e quando è freddo anche la coppola

lo scrutatore non votante
con un sapone che non scivola
si fa la doccia 10 volte
e ha le formiche sulla tavola
prepara un viaggio ma non parte
pulisce casa ma non ospita
conosce i nomi delle piante
che taglia con la sega elettrica

lo fa svenire un po’ di sangue
ma poi è per la sedia elettrica.

Anonimo ha detto...

Propongo di scrivere una lettera di ringraziamento all'azienda per: averci fatto fare un mese di vacanza "pagato";
per aver mandato a casa i dissidenti;
per aver sospeso le pubblicazioni in edicola, così da evitare ansie da "prima";
per aver chiuso baracca e burattini.... per questo, questo e quest'aaaaaaltro motivo!!!!

Un saluto da Ivana (meglio conosciuta come la moglie di Quitadamo)

Anonimo ha detto...

“I have a dream”

Oggi vi dico, amici, non indugiamo nella valle della disperazione, anche di fronte alle difficoltà dell'oggi e di domani, ho ancora un sogno. È un sogno fortemente radicato nel sogno foggiano.

Ho un sogno, che un giorno questa città si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: "Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali. Ovviamente con alcune e sacrosante eccezioni; vedi proprietari e direttore di gestione de Il Meridiano. Ragazzi, non possiamo pretendere miracoli!!!".

Ho un sogno, che un giorno, sulle rosse colline di Parco San Felice, i figli degli antichi schiavi de Il Meridiano e i figli dei nuovi proprietari della testata giornalistica riusciranno a sedersi insieme al tavolo della fratellanza e, soprattutto, della trattativa, con l’obiettivo di proporre nuovi contratti di lavoro.

Ho un sogno, che un giorno persino lo stato dei Piccoli Comuni, uno stato che soffoca per l’afa dell’ingiustizia, che soffoca per l’afa dell’oppressione, sia trasformato in un’oasi di libertà e di giustizia.

Ho un sogno, che i miei ottocento euro di mutuo o di affitto della casa non mi facciano incurvare le spalle perché quei mariuoli dei proprietari del giornale sono fuggiti con tutta la cassa e non pagano più gli stipendi.

Ho un sogno oggi!

Ho un sogno, che un giorno a Foggia possa nascere un giornale autorevole ed indipendente, senza briglie e censure preventive. Un giornale frutto di fatica e sudore, un foglio di carta che raccolga storie, problemi, ricchezze e virtù di questa bellissima terra continuamente oltraggiata dagli affaristi in giacca e cravatta. Un giornale che non viva di estorsioni, di lacci con partiti, massoni e politicanti. Un foglio di carta, insomma, che non si debba vergognare neanche quando lo infilano nella gabbia dei canarini per svolgere fino all’ultimo il proprio dovere.

Ho un sogno, che un giorno, lì su in Padania e verso Casa Savoia, con i suoi razzisti immorali, con il suo porcellone junior multato per eccesso di velocità, un giorno proprio là bambini savoiardi e padani possano prendersi per mano con terruncelli foggiani e di Borgo Croci come se fossero sorelle e fratelli.

Ho un sogno oggi!

Ho un sogno, che un giorno ogni valle sia colmata, e ogni monte e colle siano abbassati, i luoghi tortuosi vengano resi piani e i luoghi curvi raddrizzati. "Allora la gloria del Signore sarà rivelata ed ogni carne la vedrà”.

Martin Luther Gipsy King Kong

Anonimo ha detto...

Amici, forse non vi ho mai parlato della mia passione per i proverbi. I vecchi adagi resistono all’usura del tempo e mantengono tutta la loro semplice ma efficace sapienza, distillata dall’esperienza. Vi regalo un piccolo florilegio di detti che vi ricorderanno senz'altro fatti e personaggi a voi noti. Buona lettura e...Intelligenti pauca!!!
(Vostro, Derek)

- Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
- Dai cattivi pagatori bisogna prendere ogni cosa.
- È meglio pagare e poco avere, che molto avere e sempre dovere.
- Dorme chi ha dolore, e non dorme chi è debitore.
- La bugia è come una valanga, più rotola più s'ingrossa.
- Chi ha denari da recuperare, molte gite ha da fare.
- Errare è umano, perseverare è diabolico.
- Non si sa mai per chi si lavora.
- Ricchezza poco vale a quel che l'usa male.
- Il tempo è galantuomo.

Anonimo ha detto...

Assolutamente straordinario! Anche in "Derek" (esemplare di una specie non protetta anche se in via di estinzione) batte 1 cuore e ululano 10 neuroni. Ci piaci, continua così...

Anonimo ha detto...

Ah, volevo aggiungere... per Emiliano: hai visto che si può fare? GRANDE EMI

Anonimo ha detto...

Grazie a questo blog ho scoperto cosa sta succedendo a Il Meridiano, lì a Foggia. Sono sei mesi che aspetto, negli uffici della E-Street Band Avenue 5 di New York, notizie dalla proprietà de Il Meridiano relative ad una mia certa corrispondenza dall'America. La proprietà mi aveva assicurato vitto e alloggio gratis, un contratto in esclusiva e uno stipendio mensile da far impallidire persono Georgino Bush, ma a distanza di sei mesi continuo a dormire nei cartoni sulle panchine e per mangiare mi arrangio con gli avanzi dei Mc Donald's. Inizio a sospettare che qualcosa non sia andata per il verso giusto. Peccato. Qui in America, appena si era sparsa la voce dello sbarco in edicola de Il Meridiano, il New York Times aveva annunciato di terminare la sua esperienza cartacea per dedicarsi solo ad internet, visto che non avrebbe potuto mai reggere la concorrenza della banda Cascarano. Gli stessi cronisti del Washington Post, Bob Woodward e Carl Bernstein, erano stati contattati per curare le rubriche di "Come riconoscere i veri truffatori" e "Come riciclare le banconote false di Monopoli". Peccato. Anche loro hanno perso una ghiottissima occasione per fare qualcosa di importante. Adesso dovrò cercare di tornare in Italia, ma non so come. Il direttore di gestione aveva garantito che mi avrebbe rimborsato ogni spesa, compreso il viaggio di ritorno. Ma sono rimasto senza un euro e non oso chiedere un prestito ai colleghi de Il Meridiano perché mi è sembrato di capire che non vedono stipendi da mesi e mesi, e ancora mesi.

Collericamente vostro, Popeye
p.s. a miei amici Moccia, Quitadamo, De Respinis: se riesco a rubare una barca al porto di Manfredonia possiamo darci alla pesca, e se San Potito passa per il nostro mare gli chiederemo di farci fare una "pesca miracolosa"...

Anonimo ha detto...

Commenti davvero ispirati, quelli che leggo. Alcuni sfiorano addirittura la poesia. E la querela... Che facciamo? Proporrei moderazione.

Affettuosamente vostra, Olivia

PS. Pisellino mi chede di avere un fratellino. Quindi pensavo, piuttosto che Potaria, potremmo pensare di avere Darito?!

Anonimo ha detto...

http://www.vtservice.it/htdocs/societa/societazllzwrzbzv.htm

Anonimo ha detto...

Cio che i "nostri" dicevano meno di un anno fa (febbraio 2007)

Il Direttore della testata “Il Meridiano”, title sponsor della Final Four, si sente “orgogliosissimo di dirigere questo giornale, ed ancora più orgoglioso di essere al fianco del basket femminile in quest’avventura. Lo sport non è solo il calcio, lo sport non è solo al maschile, bensì esistono altre realtà, come quella presente proprio qui a Taranto, competitive e di alto livello. Realtà che meritano di essere seguite ed accompagante, così come noi abbiamo scelto di fare. Siamo doppiamente contenti, poi, perché il nostro quotidiano sta attraversando un momento molto felice e siamo il primo giornale edito al Sud che si propone di “conquistare” tutte le piazze d’Italia, esportando il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare.” Prosegue Daria Cascarano, direttrice editoriale della testata: “C’è tanta follia in quest’avventura, ma una follia positiva, propositiva. Siamo entusiasti di essere al fianco del basket femminile, il quale si propone come uno sport godibile da tutti, e vorremmo rendere “notizia”, così come cerchiamo di fare col nostro giornale, ciò che di positivo accade quotidianamente nella nostra società.” Il patron e fondatore de “Il Meridiano”, padre di Daria, Vincenzo Cascarano, aggiunge: “Anche noi, come il basket femminile, ci siamo posti una grande sfida davanti: esportare una “voce del Sud” verso il Nord, per la prima volta nella storia dell’informazione. Dobbiamo dire che, fino a ora, i risultati sono incoraggianti, e ci spingono ad impegnarci ancor di più per continuare in questa missione: portare quanto abbiamo di buono in giro per l’Italia.” (tratto da http://www.legabasketfemminile.it/news.asp?i=43132&s=53)

Anonimo ha detto...

Ahhh!!! Che bei ricordi! Mi fanno sentire più giovane, più impegnato, con più soldi...

Un Meridiano dalla Puglia a Milano

martedì, 27 febbraio 2007
Milano - Oltre trecento persone tra addetti ai lavori, rappresentanti del mondo politico, economico e culturale, ma anche semplici immigrati pugliesi, hanno voluto celebrare ieri nella prestigiosa cornice del Circolo della Stampa di Milano, il lancio del dorso milanese de “Il Meridiano”. In edicola nel capoluogo lombardo dallo scorso 23 gennaio, il primo quotidiano nazionale nato in Puglia ha già i suoi illustri estimatori. Tra essi, il giornalista e scrittore di origine biscegliese Marcello Veneziani, grande moderatore e mattatore della giornata, il quale ha confessato qualche piccolo “tradimento” nei confronti del suo “Libero”, la testata diretta da Vittorio Feltri di cui è editorialista, “per respirare l'aria e i sospiri di Puglia che vengono dalle colonne del quotidiano diretto da Antonio Parisi”. “La stessa aria di casa - ha raccontato l'ex consigliere d'amministrazione della Rai -, che volevano respirare alcuni immigrati pugliesi che ho conosciuto a Berna, i quali mi raccontavano che ogni sera, appena arrivati, si recavano alla stazione per sentire i profumi e gli odori che uscivano dalle carrozze provenienti dalla Puglia”. Il più illustre benvenuto all'edizione milanese de “Il Meridiano” è giunto invece dal vicesindaco del capoluogo lombardo, Riccardo De Corato. “Porto alla vostra iniziativa editoriale il saluto e l'augurio di tutta la cittadinanza milanese - ha commentato il politico originario di Andria -. Trovo giusto che l'editore abbia deciso di puntare la sua attenzione anche su Milano, che del resto è la città italiana che può contare sul più alto numero di pugliesi dopo Bari”. Francesco Colucci, Questore della Camera dei Deputati e pugliese doc, ha sottolineato l'importanza di un progetto, come quello de “Il Meridiano”, “che ha l'ambizione di tenere uniti i pugliesi sparsi in tutta Italia, alla loro terra di origine. Parlando con linguaggio semplice e schietto, di temi come la cultura, le tradizioni o le bellezze della nostra regione, ma anche di politica e di temi scottanti. Sono felice che, una volta tanto, sia un editore del Sud a sbarcare a Milano e non viceversa”. “Non dimentichiamoci anche di chi, come me, è nato, vive e si sente a tutti gli effetti milanese, ma è cresciuto cosparso da tradizioni, sapori e cultura pugliese e non vuole disfarsi di questa importante eredità lasciata dai propri genitori o dai propri nonni - ha spiegato il Consigliere Regionale Alessandro Colucci -. Le pagine di questo giornale, fatto da redattori giovani, si rivolgano quindi proprio anche ai più giovani. Oggi mi capita di acquistare un quotidiano per le pagine di politica, uno per la cronaca pugliese, uno per la cronaca milanese e magari un altro ancora per lo sport. Mi auguro, tra breve, di poterne acquistare uno solo che completi tutte queste mie curiosità: Il Meridiano”. A fare gli onori di casa era presente il presidente del Circolo della Stampa di Milano, già prestigiosa firma del Corriere della Sera, Giuseppe Gallizzi. “Da calabrese confesso di provare un pizzico di invidia per questa iniziativa editoriale - ha commentato il giornalista -. Aprire un quotidiano a Milano e poter leggere contemporaneamente notizie di respiro nazionale, la cronaca della città in cui vivi e magari quella della tua terra d'origine è una sensazione che mi manca e che vorrei provare. Spero che il dottor Cascarano spinga ancor più sull'acceleratore e porti l'inserto meneghino da quattro a otto pagine, equiparandolo di fatto a quello del Corriere e della Repubblica. Del resto bisogna soddisfare non solo le esigenze dei pugliesi a Milano, ma di quelli di tutta la Lombardia”. Chi, più di ogni altro, ha creduto nel progetto Meridiano e si è battuto affinché il quotidiano pugliese potesse avere una vetrina su Milano, è il presidente dell'Associazione Regionale Pugliese Dino Abbascià. L'applauditissimo esponente dell'Unione del Commercio di Milano, anch'esso pugliese di Bisceglie, ha spiegato quanto sia importante il passaparola per la diffusione del giornale a Milano. “Sto cercando di dare il mio contributo, anche attraverso la mia attività imprenditoriale, perché credo che quella della famiglia Cascarano sia un'iniziativa lodevole e degna di sostegno. Il direttore Parisi con i suoi ragazzi sta facendo un ottimo lavoro e credo se ognuna delle persone presenti in questa sala lo racconterà ad un amico, a un corregionale o a un conoscente avremo fatto una pubblicità al Meridiano migliore di qualsiasi campagna”. “Le nostre iniziative culturali spesso vengono sommerse e dimenticate nella moltitudine di eventi che quotidianamente rubano colonne nei quotidiani milanesi - ha spiegato Agostino Picicco, responsabile degli Affari Culturali dell'Associazione Regionale Pugliesi -. La presenza di un quotidiano come Il Meridiano non può che farci piacere e ci aiuterà a presentare ai nostri associati, e non solo a loro, le numerose iniziative che puntualmente sosteniamo. A cominciare dal Premio Puglia, in programma nel mese di marzo, che ci porterà a consegnare l'ambito riconoscimento a tre nostri grandi corregionali: il cantante Al Bano, il neo presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro e il compianto critico enogastronomico Vincenzo Buonassisi”. Ecco le parole, invece, del direttore Antonio Parisi: “Le parole che ho sentito oggi in questa sala, allo stesso tempo mi inorgogliscono, mi caricano di grandissime aspettative e responsabilità e mi motivano. Sapere che c'è così tanta gente ad alto livello che crede in noi e che da noi si aspetta molto, è un impegno importante. Tengo a precisare che “Il Meridiano” non ha alcun partito di riferimento e non c'è mai stato, ne mai ci sarà, alcun condizionamento da parte dell'editore”. Il quotidiano vuole essere semplicemente “una voce della Puglia in Italia” ha ribadito Parisi, con l'ambizione però di dare voce nazionale alla regione e nello stesso tempo di portare in Puglia i temi nazionali. “Io aborrisco i concetti politici di destra e sinistra - ha ribadito Parisi -. E questo è e sarà il taglio del Meridiano”. Opinione condivisa dall'editore Vincenzo Cascarano, che visibilmente commosso dai tanti attestati di stima ha tra l'altro annunciato, dopo l'apertura del dorso milanese, anche l'avvio di un'analoga iniziativa a Roma e l'apertura di una redazione del giornale a New York. “Il nostro tentativo - ha detto Cascarano - è quello di accorciare le distanze tra la Puglia e il resto d'Italia. Quella di Milano è una tappa importante. Vogliamo che anche qui si sentano i sapori della nostra terra dietro l'angolo di strada”. A chiudere la mattinata è stato uno dei pugliesi più conosciuti a Milano, Leone di Lernia, il quale si è proposto al direttore Parisi (pare senza successo) come editorialista de “Il Meridiano".

tratto da www.ilmeridiano.info

Anonimo ha detto...

ELVIS

http://www.youtube.com/watch?v=cE__JFbkOf4

Anonimo ha detto...

Ma poi, questo MERIDIANO, sappiamo realmente cos'è? Ho chiesto a Piero Angela di darci una spiegazione dettagliata e l'insigne divulgatore scientifico si è prestato di buon grado. Ecco la sua puntuale e precisa lezione:
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La Terra è stata convenzionalmente suddivisa in linee immaginarie, ovvero meridiani e paralleli, per individuare le coordinate di un punto qualsiasi della sua superficie. Il meridiano fondamentale è quello di Greenwich, detto meridiano O. È il meridiano fondamentale per la misurazione della longitudine e per il sistema dei fusi orari. Convenzionalmente, a partire dal meridiano fondamentale o meridiano O, si contano 180 meridiani verso Est e 180 verso Ovest. I meridiani sono semicirconferenze massime, passanti per entrambi i poli della Terra, che tagliano perpendicolarmente i paralleli, cioè le circonferenze parallele all'equatore. Il parallelo fondamentale è l’equatore, che divide la Terra in due emisferi: boreale (o nord) e australe (o sud). Se ci riferiamo ad un punto qualsiasi della superficie, chiamiamo meridiano la semicirconferenza che passa per tale punto e per i due poli. Il meridiano opposto è detto antimeridiano.

LONGITUDINE E LATITUDINE:
Le coordinate terrestri di una località (di un punto) sulla superficie della terra sono la longitudine e la latitudine.
Esse forniscono le coordinate geografiche di qualsiasi punto sulla superficie terrestre, consentendo di localizzarlo.
La longitudine di un luogo ci indica la distanza angolare tra il meridiano che passa per tale luogo e il meridiano di Greenwich. Si misura in gradi da 0° a + 180° procedendo verso ovest e da 0° a - 180° verso est.
La latitudine di un punto è la distanza angolare tra tale punto e l’equatore, misurata sull’arco di meridiano passante per quel punto. Si misura in gradi da 0° a + 90° verso il Polo Nord e da 0° a - 90° verso il Polo Sud.

Anonimo ha detto...

Beh, non credo che la "triade" del Meridiano potrebbe liquidare così la questione, voglio dire in senso auto-assolutorio. Il libro "La casta dei giornali" dice che ormai non solo i quotidiani ricevono contributi, ma anche i settimanali e i periodici. La Mondadori, per dire, non ha quotidiani, ma lo Stato, sotto forma di credito d'imposta sulle spese sostenute per l'ACQUISTO DI CARTA in un anno, le ha elargito 10 milioni di euro e per le spese postali le ha fatto uno sconto di 19 milioni di euro. Quindi, come si vede, ci sono varie forme di sovvenzioni. I "nostri" dicevano che loro dallo Stato non avevano beccato un centesimo. Sarà.....Sarà vero? Di certo, di carta ne avevano acquistata a quintali (lo dissero loro espressamente nel corso di un incontro con il corpo redazionale). E per di più, anche loro spedivano il giornale a destra e a manca...

Anonimo ha detto...

Ci avete fatto fare un sacco di risate ieri. Grazie. Leggere lo stato d'animo che avevate sulle vostre facce è stato meglio di qualsiasi spettacolo. Ancora grazie.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, chiedo un aiuto a quanti hanno a cuore l'igiene e la pulizia personale delle persone. Il mio caro amico Elvis è caduto in uno stato di profonda disgrazia, in un malessere economico e sociale che lo sta portato ad odiare tutti quei volti glabri, quei visti lisci come un uovo il cui pulcino è destinato a nascere persino senza piume. Elvis ha deciso di farsi crescere la barba e di tenere coperti i suoi lineamenti più seducenti, quegli stessi pronunciamenti che gli hanno fatto affibbiare il meritato titolo nobiliare di LATRIN LOVER e con cui ha conquistato DONNE A CATENA, DONNE A CASCATE... Lui dice di aver fatto un voto a San Potito e che si taglierà la barba solo dopo che le monete che ha nascosto sotto l'albero dei miracoli avranno dato i loro frutti sonanti. Vi prego aiutatelo.