È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori.

venerdì 4 gennaio 2008

Siddi (FNSI) al TG4: editori improvvisati e con manie di grandezza che non pagano gli stipendi e lasciano la gente a casa

«Io spero che oggi la FIEG voglia cambiare registro e non dare più coperture a questi editori improvvisati»: così, a proposito della vertenza del quotidiano “Il Meridiano”, si è espresso il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, in un’intervista telefonica rilasciata nel corso dell’edizione serale del TG4 di ieri, giovedì 3 gennaio, condotta dal direttore Emilio Fede.

Siddi interveniva insieme con Maria Grazia Di Gennaro, componente del Comitato di Redazione del “Meridiano”, collegata da Foggia, dove era previsto, ieri, un vertice convocato dal Prefetto con l’azienda Editrice del Meridiano S.r.l..
All’incontro, l’azienda non si è presentata. Il TG4 ha voluto aprire una finestra sulla vicenda foggiana, considerandola emblematica della crisi che sta vivendo il settore editoriale italiano, con i giornalisti impegnati da 1.041 giorni nella vertenza per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale.
Siddi è intervenuto subito dopo che Di Gennaro ha ripercorso le ultime tappe di una vicenda esasperatasi tra il 15 e il 16 novembre scorsi quando la società, presieduta da Daria Cascarano e finanziata da Vincenzo Cascarano, ha prima interrotto la pubblicazione dell’edizione on-line, dopo che il numero era stato chiuso regolarmente con un comunicato sindacale sulla vertenza per il pagamento degli stipendi arretrati, e nel giorno successivo ha esonerato dal lavoro l’intera redazione impedendo l’accesso ai locali. Un episodio qualificato come vergognoso dallo stesso Emilio Fede che, a nome di tutta la redazione del TG4, ha espresso solidarietà e vicinanza ai colleghi del “Meridiano”.

Siddi ha considerato che «il caso di Foggia è paradigmatico del disastro che fanno molti editori improvvisati: arrivano sulla scena con tanto entusiasmo e anche con un po’ di vanagloria e manie di grandezza».
«Questo è un giornale –ha proseguito il segretario dell’FNSI- che è apparso alla grande, con presenze a Roma, a Milano, negli alberghi, e corrispondenti da Parigi. E poi scopriamo che, da mesi, non paga e addirittura fa la “serrata” verso colleghi che l’unica cosa che fanno è mettere in campo un’azione legittima di denuncia, di segnalazione. È un obbligo contrattuale pubblicare un comunicato sindacale invece non si pubblica il documento, non si pubblica il giornale e si lascia la gente a casa: questa è una cosa vergognosa».

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Editori improvvisati, direttori senza la necessaria esperienza per la carta stampata, struttura commerciale inesistente, distribuzione troppo dispendiosa, totale assenza di senso della parte nazionale del giornale (fatta quasi esclusivamente di agenzie) e scarsa valorizzazione (se non addirittura disprezzo) per quello che doveva essere l'elemento caratterizzante della pubblicazione: il suo essere nata IN PUGLIA, PER LA PUGLIA. Certo che ne avete fatti di errori cari Cascarano, Parisi, direttore digestione & Co. Non presentarsi dal Prefetto, poi...Va be', perdona loro Signore, perchè non sanno quello che fanno. E se lo sanno, invece, sono davvero imperdobabili.

Francesco Quitadamo

Anonimo ha detto...

A.A.A. Si è smarrito il mio stipendio relativo al mese di giugno 2007. Nei concitati e funesti primi giorni di settembre, forse perchè ancora scossi dai fiori d'arancio e di limone che hanno unito a nozze gli intrepidi Quitadamo e Gaeta, gli strateghi de "Il Meridiano" mi confermavano più volte che quei simpatici soldini mi erano già stati accreditati. Non pretendo di avere l'intero incasso che mi spetta, ma qualcuno può chiarirmi come mai io e qualche altro "eletto" non abbiamo potuto intascare neanche lo stipendio di giugno? E c'è anche chi ha provato a fregarmi questo prezioso primato non avendo ricevuto neanche la mensilità di maggio. Invoco miracoli divini, saggi di illusionismo, maghi circensi e di zigozago... ma qualcuno mi faccia sapere che fine hanno fatto quei soldi di giugno che signor Parisi e compagni (compagni nel senso buono, non si faccia venire un infarto) mi avevano accreditato. Non vorrei che si fossero persi per strada, perché in giro ci sono certi squali, certi approfittatori, certi mariuoli... Altro che O-ba-ba-luu-ba!!!!
ciao da emiliano

Anonimo ha detto...

Sei impagabile. Per questo non ti pagano :-) F.Q.

Anonimo ha detto...

Volevo proporre un minuto e mezzo di raccoglimento per rendere un sentito omaggio a tutti i caduti de “Il Meridiano”. Come sottofondo musicale potete scegliere fra “Love me tender” cantata dall’ottimo Elvis o “Fischia il vento” interpretata dal duo Moccia-Quitadamo.

Direttori responsabili:
Sergio Imperio (fatto fuori a luglio 2006, risorge dopo pochi mesi per scomparire per sempre nel gennaio 2007)
Gianni Laterza (il suo “regno” dura solo poche settimane del mese di agosto 2006. E’ il più saggio di tutti, abdica dopo aver intuito con chi ha a che fare)
Roberto Parisi (non fa in tempo a capire come si chiama il giornale che la Società lo manda a casa per “festeggiare” il primo mese di vita de “Il Meridiano”)
Antonio Parisi (dopo averlo conosciuto un po’ meglio, assalito dai redattori del giornale che chiedevano un suo intervento divino per esorcizzarlo, lo stesso padre Pio confesserà: “E’ vero, vi ho mentito. Quelle che ho sulle mani non sono stimmate, ma ferite di petardi natalizi acquistati in allegato con “Il Meridiano”

Redattori di prima nomina, giornalisti con partita Iva, co.co.co, grafici:
Mario De Vivo (da quando non è più al giornale emule ha registrato un numero significativo di contatti in meno)
Francesca Sozzo (nella sua Lecce hanno fatto una colletta per evitare di far chiudere “Il Meridiano”, ma soprattutto per evitare di farla tornare)
Mariangela Mariani (per come sono andate le cose dal punto di vista umano, sociale e lavorativo, ha battezzato la rubrica dei Diritti che curava per “Il Meridiano” con un altro nome: Mariangela)
Maria Grazia Di Gennaro (le malelingue giurano di averla vista picchiare selvaggiamente un fumetto di Topolino. Pare che il sorcio, dopo aver fischiettato la marcetta “Viva Topolin”, le abbia sussurrato: “Vedi che grafica, che impaginazione, che caratteri grandi!!! Altro che quella schifezza de Il Meridiano”)
Emiliano Moccia (dopo il mancato rinnovo del contratto a settembre 2007 ed un bel gruzzolo di mensilità ancora da intascare, è passato dal dirigere “FogliodiVia” il giornale di strada per immigrati e barboni, a vivere come un accattone coprendosi la notte con le copie avanzate de “Il Meridiano”. Si dice che di notte soffra terribilmente il caldo…)
Michele De Respinis (pur di continuare ad intervistare ragazze e modelle per la pagina di Cultura, è diventato agente della Folletto per proporre alle dame che incontra i suoi ottimi prodotti. A tutte, comunque, garantisce un’alta priorità per le consegne)
Ivana Gaeta (per consolarsi dalle tristezze subite dalla società editrice de “Il Meridiano”, nell’agosto 2007 ha sposato Francesco Quitadamo. Oggi è una fervente sostenitrice della famosa frase: “Si stava meglio quando si stava peggio”)
Paolo Ruotolo (dopo aver brillantemente governato il Comune e la Provincia di Foggia per quasi un anno, ha dato le sue dimissioni durante un mega-rutillo tenuto a parco San Felice. Si dice che ancora oggi Orazio Ciliberti e Carmine Stallone, prima di ogni Giunta e di ogni conferenza stampa, gli chiedano consigli tecnici e politici. Il pm John Woodckok, però, è sulle sue tracce…)
Maurizio Tardio (Il Meridiano gli ha causato enormi danni di immagine; e così, dopo una visita lampo a Casablanca, ha cambiato sesso, nome, targa della macchina, numero di cellulare e soprattutto mestiere. Per avere informazioni, basta farsi un giro su via… )
Francesca Sala (da quando non si occupa più della pagina degli Esteri, i Talebani ed Al Qaeda hanno poca voglia di fare attentati e di rapire inviati di guerra. Ed anche Hillary Clinton e Barack Obama hanno detto che senza le colonne de “Il Meridiano” la corsa per la Casa Bianca, ormai, non ha più molto senso)
Gianvito Casarella (ha fondato un giornale, un partito ed una squadra di Subbuteo per chiedere scusa alla famiglia Cascarano dell’insolenza di alcuni strani soggetti presenti in redazione. Ma nel Consiglio Comunale di Cerignola continua a sbattere i pugni…)
Rosa Scarpa (dopo la chiusura del giornale si è rivolta al suo Chiodo Protettore: ha appeso le competenze di grafica acquisite nel tempo ed ha rispolverato il suo fazzolettone scout con il quale va in giro frustando tutti gli editori insolventi. Arrotonda le sue entrate cantando in un Night Club gestito da U’ Biond e da quel drago di Martire)
Francesco Quitadamo (è stato accusato di vilipendio alla bandiera del Bari Calcio nell’anno in cui ha diretto il dorso “Puglia News”, poiché ha confuso i suoi lettori traslando impunemente il capoluogo di Regione da Bari a Foggia. Oggi regna pasciuto e felice nella Repubblica dei Piccoli Comuni da lui sempre difesi)
Carmelo De Rosa (correttore di bozze, tutor personale e maestro elementare dell’ex direttore de “Il Meridiano”, vive sulle montagne di Monteleone di Puglia insegnando alle pecore la differenza fra bee e beh. Al suo grido di “Negativissimo” gli abitanti del piccolo paese si muovono verso i comuni limitrofi per seppellire di nascosto l’immondizia traboccante che non entra nelle discariche)

E ancora:
Roberto Pellegrini, Emanuele Losapio, Mario Bada, Gianni Cicolella, Michele Gemma, Andrea Prudente, Giovanni Longo, Luisa Pace, Sergio Costa, Stefania Menditto, Piero Russo e “Il Grecale”… e tanti e tanti altri.

p.s. Ogni riferimento a fatti o persone è puramente volut... ops, casuale. Si scherza, si sta in compagnia, ci si diverte...

Anonimo ha detto...

Scusate, non avevo firmato.
ciao da emiliano (si scherza, si sta in compagnia, ci si diverte...)

Anonimo ha detto...

Abbiate pazienza.....si narra che nelle sere d'inverno, (che come tutti sanno iniziano alle 16.30), il buon emiliano corra per le vie della città....tutto nudo....gridando: "Ahhhhhhh!!!!Vi odio tutti!".
Vi assicuro....non è un bello spettacolo.....

Ivana

Unknown ha detto...

Riprovo…è da ore che provo a scrivere sul blog e non appaio… ma resisto…
Come ho resistito in questi mesi, assieme a tutta la redazione e spero di aver più successo con questo messaggio. E perché mai qualcosa dovrebbe essere cambiato? Perché mai qualcuno avrebbe dovuto presentarsi dal Prefetto? Mesi in cui tanti di noi hanno tenuto botta con inossidabile solidarietà portando a braccia un giornale pur con i conti in banca vuoti ma almeno con la ferrea convinzione di chi giornalista è… e resterà. Forse ho perso il senso dell’umorismo che avevo pure in piena campagna elettorale francese, stramazzata anche da due o tre pezzi al giorno. Chi ha letto il mio editoriale del nostro compleanno si ricorda che ho scherzato sul mio “mutismo” sui vari tailleur della Royal o di Cecilia…eppure ora rimpiango di non poter scrivere né sulla coppia Sarko/Bruni (mi sarei ribellata anche a Francesca) né sugli scioperi che hanno bloccato Parigi. Però le foto le ho fatte lo stesso… Come tante volte mi hanno sentito dire in redazione “Facciamo quelli che c’erano…”. Facciamo quelli che c’erano perché spazio per Il Meridiano c’era e c’è! Ci ho creduto fermamente. Vorrei che il passaggio del “nostro” quotidiano sulle principali reti francesi non fosse solo un episodio. E sì, quelli che non ci parlano, quelli che ci sottovalutano quelli che non rispettano il nostro lavoro… non sanno che anche all’estero mi han chiesto dove trovarci. “Sul Web” dicevo io agli italiani (e non solo) oltralpe. Ebbene sì, Il Meridiano è finito anche in prime-time al telegiornale di France3… e non solo. Ma mica perché eravamo raccomandati…perché c’era spazio per “noi” nell’editoria italiana, per noi che dicevamo quel che ci pareva e lo dicevamo bene perché ci credevamo. Ognuno con le proprie idee. Più che il conto in banca duole la piuma alla quale manca l’inchiostro. Io ho retto un anno senza stipendio e continuerò a reggere perché chi ci ha fatto promesse, chiesto di resistere, umiliato colleghi (a me non è mai successo ed a volte mi chiedo se più della mia piuma faceva comodo una firma da “Parigi”)…Continuerò a battermi perché non si può far quel che si vuole sulle spalle del lavoro della gente, e NON SI PUO’ fare quello che si vuole con uno degli ultimi strumenti di comunicazione che ci restano. La stampa non è un giocattolo in mano di imprenditori che non ascoltano chi è del mestiere. Oh quanta pubblicità avremmo potuto fare con due dati in più…un cuneo di spazio in cui intrufolarsi c’era eccome… c’è ancora ma non so se la giurisprudenza può permetterci di farci “ricomprare”. Mi rattrista pensare a quante conferenze ho dato sulla libertà di stampa ed esserne io stessa vittima, e per io stessa intendo il “mio quotidiano”. Io spero ancora ma se dovessimo affondare allora spero nella tempesta. Io sono pronta e so di non essere sola!
Un’ultima cosa: gli operai di Airbus e di Renault mi han chiesto se abbiamo scritto ancora qualcosa sui loro licenziamenti o sulle morti bianche. Beh, sono con noi. Come la scuola d’interpretariato di Parigi che ha scelto le nostre pagine per l’italiano (Franci, occhio ai congiuntivi) e tanta stampa estera…
Luisa Pace
(che non molla e lo so, erano più allegri i miei articoli “seri”)

Redazione ha detto...

Grande Emiliano.

Un saluto anche a Luisa Pace. Nous sommes avec toi. Vive la France, Montesquieu, François Villon, Luis Vitton, Patric De Gagliardon, Leconte, Noah, Didier e D'Alambert, L'Enciclopedie, Marceau Sophie, Hudini, la Marsigliese e Michel Platini. Pour Monsieur Cascaranò e le directore Paris-Lione nous invocoms l'extradictionne.
PS Va bè, il francese è maccheronico, ma il mio amore per i cuginetti galletti (e le gallette di riso) è autentico. Pensa che ancora ricordo a memoria la splendida Marsigliese. La porti un bacione alla statua di Emile Zola.