Altri cinquanta giorni di tempo per saldare tutte le mensilità pregresse: è questo il contenuto dell'intesa tra Editrice del Meridiano, Assostampa di Puglia e Comitato di Redazione del quotidiano "Il Meridiano", formalizzata nel corso di un incontro avvenuto ieri sera in Prefettura.
Su proposta dello stesso prefetto Sandro Calvosa, che ha incontrato prima separatamente e poi congiuntamente la società editrice e i giornalisti, venerdì 29 febbraio 2008, alle 17:30, l'azienda si è impegnata a versare tutti gli importi maturati a quella data dai giornalisti tuttora sotto contratto e da coloro che non hanno più in essere un rapporto di lavoro o collaborazione.
CdR e Assostampa si sono impegnati per le prossime 7 settimane a raffreddare le forme di rivendicazione dei legittimi diritti e a non richiedere l'esecutività dei provvedimenti di tutela giurisdizionale dei crediti: ciò per consentire all'azienda di definire il piano di rientro.
Il prefetto ha anche ribadito il dovere dell'azienda a consentire l'accesso dei giornalisti ai locali della redazione per recuperare effetti personali e materiale di archivio contenuto nei computer di cui avevano esclusiva disponibilità; a tale proposito l'azienda si è impegnata a riaprire le porte della redazione di Corso Garibaldi 10 tra una settimana, alla presenza di un tecnico designato dell'azienda stessa.
Nel corso del confronto è chiaramente emersa l'indisponibilità dell'Editrice del Meridiano a riportare il giornale in edicola in tempi brevi. Soprattutto, l'azienda ha manifestato l'indisponibilità alla ripresa delle pubblicazioni con l'attuale gruppo di giornalisti della redazione, dei quali l'azienda ha intenzione di fare spirare tutti gli 8 contratti di lavoro a tempo determinato ancora in essere, rimanendo incerta la volontà relativa ai 2 contratti a tempo indeterminato che resterebbero superstiti.
Da considerare, infatti, che, sin dal 3 settembre 2007, due mesi e mezzo prima della sospensione delle pubblicazioni e dalla chiusura dei locali della redazione centrale di Foggia, sono scaduti e non sono stati rinnovati i contratti di lavoro di ben 11 giornalisti. Al 1° febbraio 2008 ne scadono altri 7 e un ulteriore al 31 marzo 2008.
Le spettanze maturate dai lavoratori si riferiscono, relativamente al solo 2007, alle mensilità di giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre, indennità redazionale, tredicesima e Trattamenti di Fine Rapporto. Relativamente al 2008, alla data del 29 febbraio saranno maturate le due mensilità di gennaio e febbraio, parte dell'indennità redazionale e i TFR.
All'incontro, per l'Editrice del Meridiano erano presenti la presidente e legale rappresentante Daria Cascarano, il direttore di gestione Potito Perruggini e l'avvocato Massimiliano Cristino; per i giornalisti il fiduciario dell'Assostampa per la provincia di Foggia Filippo Santigliano, i tre componenti del CdR del "Meridiano" Maria Grazia Di Gennaro, Emanuele Losapio e Roberto Pellegrini, e l'avvocato Fedele Cannerozzi; oltre al prefetto, le istituzioni erano rappresentante dall'assessore alle Politiche del Lavoro del Comune di Foggia Lino Del Carmine.
Su proposta dello stesso prefetto Sandro Calvosa, che ha incontrato prima separatamente e poi congiuntamente la società editrice e i giornalisti, venerdì 29 febbraio 2008, alle 17:30, l'azienda si è impegnata a versare tutti gli importi maturati a quella data dai giornalisti tuttora sotto contratto e da coloro che non hanno più in essere un rapporto di lavoro o collaborazione.
CdR e Assostampa si sono impegnati per le prossime 7 settimane a raffreddare le forme di rivendicazione dei legittimi diritti e a non richiedere l'esecutività dei provvedimenti di tutela giurisdizionale dei crediti: ciò per consentire all'azienda di definire il piano di rientro.
Il prefetto ha anche ribadito il dovere dell'azienda a consentire l'accesso dei giornalisti ai locali della redazione per recuperare effetti personali e materiale di archivio contenuto nei computer di cui avevano esclusiva disponibilità; a tale proposito l'azienda si è impegnata a riaprire le porte della redazione di Corso Garibaldi 10 tra una settimana, alla presenza di un tecnico designato dell'azienda stessa.
Nel corso del confronto è chiaramente emersa l'indisponibilità dell'Editrice del Meridiano a riportare il giornale in edicola in tempi brevi. Soprattutto, l'azienda ha manifestato l'indisponibilità alla ripresa delle pubblicazioni con l'attuale gruppo di giornalisti della redazione, dei quali l'azienda ha intenzione di fare spirare tutti gli 8 contratti di lavoro a tempo determinato ancora in essere, rimanendo incerta la volontà relativa ai 2 contratti a tempo indeterminato che resterebbero superstiti.
Da considerare, infatti, che, sin dal 3 settembre 2007, due mesi e mezzo prima della sospensione delle pubblicazioni e dalla chiusura dei locali della redazione centrale di Foggia, sono scaduti e non sono stati rinnovati i contratti di lavoro di ben 11 giornalisti. Al 1° febbraio 2008 ne scadono altri 7 e un ulteriore al 31 marzo 2008.
Le spettanze maturate dai lavoratori si riferiscono, relativamente al solo 2007, alle mensilità di giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre, indennità redazionale, tredicesima e Trattamenti di Fine Rapporto. Relativamente al 2008, alla data del 29 febbraio saranno maturate le due mensilità di gennaio e febbraio, parte dell'indennità redazionale e i TFR.
All'incontro, per l'Editrice del Meridiano erano presenti la presidente e legale rappresentante Daria Cascarano, il direttore di gestione Potito Perruggini e l'avvocato Massimiliano Cristino; per i giornalisti il fiduciario dell'Assostampa per la provincia di Foggia Filippo Santigliano, i tre componenti del CdR del "Meridiano" Maria Grazia Di Gennaro, Emanuele Losapio e Roberto Pellegrini, e l'avvocato Fedele Cannerozzi; oltre al prefetto, le istituzioni erano rappresentante dall'assessore alle Politiche del Lavoro del Comune di Foggia Lino Del Carmine.
18 commenti:
quando ho letto che vi pagano il 29 febbraio sono andato a controllare che l'anno fosse davvero bisestile :-)
vabbè mica avrebbero mai fatto una promessa così assurda... o no?
Sono un vostro collega e vi esprimo tutta la mia solidarietà per quel che vi è accaduto. Questa è l'ultima apertura di credito che dovete dare a questi signori...Ho seguito sugli organi di informazione le vostre vicissitudini, che hanno davvero dell'incredibile. Questi imprenditori che, nella migliore delle ipotesi, credono di ricavare un ritorno di immagine dal mettere in piedi iniziative editoriali che, alla resa dei conti, seminano solo illusioni, andrebbero trasferiti in un'isola remota e deserta, per evitare che causino danni irreparabili. Ho letto cifre discordanti sull'investimento fatto dall'editore del Meridiano: 5, 6, 10 milioni di euro...Manco fossero bruscolini! Cascarano, ma chi è costui? Quali nobili attività svolgeva prima di imbarcarsi in questa avventura editoriale? E perchè mai avrebbe dovuto sperperare un simile patrimonio? Forse che le banconote "gli uscivano dalle orecchie"? E come mai un tipo così danaroso sarebbe rimasto di colpo senza un soldo bucato? La verità è che i patrimoni personali di questi avventurieri sono tutt'altro che malmessi. Sono le società a cui danno vita (...e morte) per i loro inesplicabili interessi personali che assumono, alla fine della fiera, sempre le sembianze di un malato agonizzante. La storia si ripete, il cliché dei furbi è sempre il medesimo. Mi auguro per voi, cari colleghi,che la vicenda si concluda con il ravvedimento di questi signori, che almeno un minimo di buon senso dovrebbero alla fin fine rivelarlo. Altrimenti non dategli tregua e fategli sentire continuamente il vostro fiato sul collo! Concludo con un auspicio: l'imprenditoria foggiana di codesta foggia (nel senso di "stoffa") stia alla larga da questo territorio. Emigri e vada a far danni da altre parti, che di guai, noi, ne abbiamo già tanti!!!
Ciao, scusate l'ignoranzità. Ma ho letto i titoli di alcuni giornali nazionali che probabilmente parlano del vostro caso: "Rifiuti, Pieni poteri a (Maria Grazia) De Gennaro: puo' usare l'esercito".
...mi è parso di capire che quei Rifiuti Editoriali della proprietà der Meridiano dovranno stare attenti: se a febbraio non sgangiano i quattrini che spettano ai lavoratori SO' MAZZT'
ciao, un amico di Brindisi
Amici, attendiamo fiduciosi queste 6 settimane che ci separano dal "Big One" (così è stato ribattezzato dalla stampa americana l'incontro decisivo che si terrà in Prefettura per la vicenda che ci riguarda). Il 29 febbraio è una data "spartiacque": in un senso o nell'altro, avrà delle conseguenze rilevanti. Ovviamente ci auguriamo che la proprietà muti il proprio atteggiamento attendista e dilatorio. Time is over...il tempo è scaduto. I lavoratori non sono più disposti ad incassare altre mezze risposte o illusorie promesse. E' il momento che la proprietà si assuma le proprie responsabilità, adempiendo ai propri doveri. Nessuno, neanche il più stolto degli esseri umani, crederebbe all'impossibilità della famiglia Cascarano di tener fede ai propri impegni. Non sono di certo in uno stato di indigenza: se vogliono, sanno da dove attingere le risorse per saldare i debiti con i lavoratori. Lo avranno un terreno, un appartamento o un box in più da "sacrificare"...Del resto, non fu l'editore in persona - prima della sospensione estiva delle pubblicazioni - a dire che lui aveva i mezzi economici per comprarsi persino il Corriere della Sera? E che diamine, si fa fatica a credere che "il Meridiano" sia stato il Leviatano che ha "mangiato" tutto il patrimonio! Qui si tratta di FARE GLI UOMINI, di dimostrare di AVERE UNA COSCIENZA, di NON GIOCARE CON I BISOGNI DELLE PERSONE E DELLE FAMIGLIE...Qui si tratta di riparare ai propri errori e alla propria condotta sinora menefreghista. Qui si tratta di vedere al di là del proprio naso, perchè se si arriverà ad una maxi-vertenza, i giornalisti aggiungeranno tante altre "voci" al già lungo elenco di ciò che spetta loro...Detrimento professionale, occasioni di lavoro perse nei periodi di attività lavorativa peraltro non retribuita, straordinari non riconosciuti, ferie non godute, e chi più ne ha più ne metta...C'è materia per spaventare anche il più navigato degli avvocati...Continuare con un atteggiamento di "muro contro muro" sarebbe insensato e deleterio. A chi gioverebbe?
Cose da ricordare per il 28 febbraio: 1)leggere attentamente il contratto collettivo nazionale dei giornalisti, 2)riflettere, 3)farsi la barba e guardarsi allo specchio, 4)riflettere una seconda volta, 5)chiamare chi di dovere per il libretto degli assegni, 6)ritirare il libretto degli assegni da chi di dovere, 7)ripetere mentalmente: "i lavoratori sono persone, non merce con la scadenza. Il sindacato c'è, il suo ruolo è riconosciuto dalle leggi italiane, fattene una ragione", 8)riflettere una terza volta, 9) ripetere mentalmente "non lo farò più, davvero", 10) respirare profondamente e intonare con gioia Tell Me Why di Elvis Presley. Soltanto dopo, collegarsi al sito http://www.grazielvis.it (che esiste veramente!!!!!)
Che il silenzio porti consiglio...Perchè dopo la quiete segue la tempesta se il vento non prende la direzione giusta...
Non ho mai scritto in questo blog fino ad ora, ma ho sempre letto e riletto queste pagine interamente.
Spero vivamente che il 29 febbraio i soldi arrivino per tutti...non si campa d'aria, ed ora che questi signori se ne rendino conto!
Sono con voi...e speriamo bene...
Un abbraccio a tutti!
FORZA RAGAZZI!
Da teleradioerre.it / Il 29 febbraio, AN ha organizzato una manifestazione nazionale sull'agricoltura che si terrà a Foggia con la presenza di Gianfranco Fini.
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* Fini non rompesse i co.....i!!! Il 29 febbraio c'è ben altro da discutere a Foggia, per la precisione in prefettura!!! Andasse a parlare di 'rucola e patate' in un altro luogo!!!!!
sono anch'io una giornalista, professionista, e in vita mia, non mi ha mai fatto un contratto nessuno. sono stata abusiva per anni, presa in giro da capi del personale, sindacalisti e comitati di redazione.
questo mondo è una giungla.
perciò mi colpisce alquanto l'ingenuità di voi redattori del quotidiano il meridiano.
ma lo avete mai letto?
chi se lo sarebbe dovuto comprare?
che valore aggiunto davate voi redazione rispetto a un qualsiasi altro quotidiano nazionale?
potreste rispondere, e avreste ragione, che l'incapacità era principalmente del direttore.
ma voi avete provato a cercare notizie, a fare delle proposte per un prodotto editoriale diverso?
io non ho mai letto niente sul meridiano che assomigliasse lontanamente a un giornalismo di inchiesta, solo tanto desk e copia e incolla.
forse avete trovato un muro dall'altra parte ma a maggior ragione, in che speravate?
è arrivato un pazzo completamente a digiuno di editoria che si è messo a fare un anonimo quotidiano assumendo decine di redattori.
un megalomane? come minimo.
certo, ti fa nascere il sospetto che dietro ci sia chissà cosa, ma non provoca alcuno stupore che dopo un anno (è durato un anno!!??) chiuda.
avevate veramente creduto al suo brillante progetto editoriale e di poterci campare per anni?
e i danni fatti al territorio foggiano quali sarebbero? avere illuso tanti giovani di belle speranze?
beh, vi siete illusi un po' troppo facilmente.
se provaste a cercare lavoro in qualche quotidiano serio vedreste come sono pronti a fare contratti e a pagarvi puntualmente.
questo per dire che a me sembra assurdo non tanto che non vi abbia pagato gli ultimi mesi e che abbia licenziato.
l'assurdo è che abbia assunto tanta gente per fare un prodotto che, per chi abbia minime conoscenze del settore, era già condannato in partenza.
Toc! Toc! Ma ci sono novità per la sera del 29 febbraio?
Mica hanno dato qualche segnale orientato verso lo sborso del denaro che ci spetta?
... e vado via senza fare rumore!!!!
Caro Emiliano, ormai ci siamo...Se vengono a prenderci ancora per i fondelli, ne pagheranno a lungo le conseguenze! Personalmente, da loro non accetto più di essere abbindolato...Gli do la morte per tutta la vita se non cacciano quel che mi spetta! Non ho perso il mio tempo prezioso per ritrovarmi con le pive nel sacco! Gli faccio (anzi, gli facciamo)una causa che li roviniamo nella reputazione e nel patrimonio (sic!) per 2 generazioni!!!
Un appunto x la "collega realista"...
Non mi pare il caso di fare commenti di quel tipo e, ancor meno, mi pare onesto mettere in discussione le ragioni per cui tanti giornalisti "lavoratori" abbiano deciso di impiegare energie e risorse per "quel" quotidiano. Il Meridiano, appunto, è nato ed è vissuto per un anno solo grazie alla nostra buona volontà e professionalità, malgrado le tue convinte, ma sconvenienti, affermazioni di segno contrario. Non c'era un piano editoriale, come abbiamo avuto modo di ricordare in più di una occasione... Abbiamo fatto il massimo NELLE CONDIZIONI DATE.
Nessuno di noi si è mai illuso di lavorare per un grande quotidiano nazionale...
Nessuno di noi ha mai pensato di riuscire a svoltare professionalmente cavalcando la tigre "Meridiano"...
E... la MAGGIOR PARTE DI NOI non ha peccato di ingenuità...
Spiace leggere commenti come il tuo soprattutto quando fatti a digiuno di elementi utili ad una serena valutazione...
Spiace perché, da collega, dovresti capire e comprendere che non sempre si riesce a fare ciò che si desidera e con le soddisfazioni di cui si ha bisogno...
Spiace perché... credo che tu, come noi, faccia la spesa per nutrire te e la tua famiglia, paghi un affitto o un mutuo per avere un tetto sulla testa, paghi l'assicurazione dell'auto e spero tu compri anche libri e giornali per nutrire la mente...
Insomma, per tutte queste ragioni, mi dispiace...
Se pensi che, alcuni di noi, alle spalle, abbiamo anche il fallimento del "La Grande Provincia"... fatti due conti...
Forse un po’ di solidarietà non avrebbe guastato.
Comunque, grazie per aver seguito il nostro blog
MARIAGRAZIA
FRANCESCO
Se si è "realisti", come si definisce la collega, allora bisogna anche sapere che editori improvvisati e fallimenti - come quello del "Meridiano" - ce ne sono stati tanti e continuano ad essercene, in tutta Italia. Non so chi di noi ha sperato che questa fosse la svolta della propria "carriera". Non molti, credo. E non penso che ci sia stato qualcuno che abbia creduto veramente di realizzare un grande giornale. "Il Meridiano" era quello che era. Per un miliardo di motivi. Alcuni imputabili anche a noi, certo. Sulla "qualità" dell'informazione che circola, però, bisognerebbe guardarsi e leggere un po' attorno. La stragrande maggioranza dei giornalisti non è messa nelle condizioni di svolgere appieno il proprio lavoro. Oggi, più che le inchieste vanno i redazionali. Più che gli articoli di denuncia, i marchettoni. E la cosa è lampante. Basta aprire le pagine di tanti giornali più blasonati e longevi di quello a cui abbiamo lavorato noi. Vabbuò. Saluto la collega realista, Emiliano, Mariagrazia e tutti quelli che ci hanno dimostrato solidarietà in questi mesi. Tanti colleghi foggiani, baresi, siciliani (Emilio Fede) e compagnia italianeggiando. C'è un bel sole. La primavera sta arrivando.
scusate ragazzi, forse sono stata un po' brutale.
ma senza mettere in dubbio le capacità della maggior parte di voi di fare un buon lavoro nonostante le circostanze, continuo a non capire il vostro accanimento rabbioso nei confronti dell'editore.
a meno che col meridiano non abbia fatto reciclaggio di denaro sporco, questo pecoreccio cascarizzoli ha semplicemente buttato qualche milione di euro di soldi suoi (da alcune informazioni pare che sia completamente a secco).
diciamo quindi che senza la sua megalomania voi non avreste lavorato un anno in un quotidiano e lui avrebbe qualche soldino in più.
per questo mi fa più pena lui.
collega realista
Cara collega realista, non darti tanta pena...L'editore che ti fa così pena non se la passa affatto male quanto ad immobili, stà tranquilla...E poi, se si era accorto di essere rimasto a secco, perchè mai ci ha taciuto a lungo la sua insolvenza? Perchè mai ha continuato a farci lavorare per alcuni mesi ben sapendo che non avrebbe potuto pagarci? Pensava di aver a che fare con ragazzini disposti a "dare" senza "avere"? Basta con queste corbellerie! Ne abbiamo sentite sin troppe finora...
FRANCESCO QUITADAMO
Accanimento rabbioso? Ma no, dai...Dopo tutto, a quelli che hanno lavorato fino all'implosione del giornale l'Editore deve soltanto 7-8 mensilità, straordinari, ferie non godute, tfr. Cosa vuoi che siano 15-20 mila euro oggi? Un anno di vitto e alloggio bollette comprese. L'anticipo per l'acquisto di una casa. Una "sommetta" paracadute per guardarsi attorno e tornare a lavorare senza ammalarsi di angoscia. Cosette. Bella questa dell'accanimento rabbioso. Davvero gustosa. Mappeffavore. Uè, un saluto all'editore. "Ti vogliamo bbebe, ma bbebe overamente e ti si consiglia un consulente, la giornalista dal realismo illuminante". Col sorriso sulle labbra, ci mancherebbe...Oh, domani tutti al "Pino Zaccheria" e poi a San Severo. Le spese per biglietto e trasferta sono gentilmente offerte dalla giornalista realista, con l'aria vagamente da socialista. Vagamente.
beccavate duemila euro al mese??
cazzo!
Seeeeee....Magari....E chi li ha mai visti 2mila euro al mese! Mi sono apparsi in sogno, semmai.....
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